FILOSOFIA

Uno stile di gestione di vigneto e cantina vecchio e inquinante, è ormai anacronistico e non più sostenibile. Il nostro impegno per abbattere i superati stereotipi di produzione si concretizza su due aspetti fondamentali.

Prima di tutto dedichiamo una grande attenzione alla gestione del vigneto: aderendo alla certificazione volontaria SQNPI, attestiamo di condurre buone pratiche in vigna, atte soprattutto alla drastica riduzione dei prodotti fitosanitari, fino alla loro completa eliminazione come nel caso dei diserbanti (sostituiti da semplici pratiche meccaniche come la lavorazione del terreno infraceppo che taglia le radici delle erbe infestanti).

Per limitare l’apporto di fertilizzanti ed aumentare il substrato, pratichiamo la trinciatura dei sarmenti in campo, ma soprattutto il sovescio: questa pratica, che consiste nella semina interfilare di miscele di essenze erbacee e successivamente nell’interramento del cotico erboso trinciato, restituisce al terreno materia organica, ne migliora le caratteristiche fisiche e strutturali (aumentando ritenzione idrica e resistenza all’erosione), fissa l’azoto atmosferico al suolo, esercita un’azione di bio-controllo su funghi patogeni e nematodi, e incrementa la biodiversità.

Quasi tutti i nostri 260 ettari vitati sono sotto copertura di “ala gocciolante”, ovvero un tubicino microforato collocato a pochi centimetri sotto il manto erboso che consente un’irrigazione rispettosa, senza sprechi di acqua.
Abbiamo inoltre installato Phytobac, il sistema naturale per la biodegradazione dei residui di agrofarmaci presenti nelle acque reflue, derivanti dai lavaggi della strumentazione agricola.

In secondo luogo abbiamo agito sulla cantina di vinificazione: cogliendo l’occasione di doverci spostare dal sito originario a Camino al Tagliamento, in mezzo alle nostre vigne, abbiamo optato per una cantina moderna dentro e fuori. Inaugurata nel 2014, è completamente “carbon-free” in quanto autoproduce tutta l’energia necessaria, con un impianto fotovoltaico da 180kW. Anche la sua architettura è pensata per integrarsi nel paesaggio, mentre la sua collocazione nel cuore della tenuta principale dell’azienda, contribuisce a ridurre l’uso di autoveicoli e quindi l’inquinamento atmosferico e il consumo di carburanti fossili. L’imbottigliamento avviene direttamente in cantina, in ambiente sterile e con tecnologie automatizzate per il controllo della qualità, utilizzando bottiglie “leggere” che riducono la quantità di CO2 immessa in atmosfera durante la lavorazione del vetro.